Fondazione  Terzoluogo è impegnata nella creazione di spazi culturali, per contrastare le crescenti disuguaglianze. Lavora con i territori e le comunità con particolare attenzione all’infanzia.

la fondazione
© Tomás Saraceno. Exhibition view of Our Interplanetary Bodies, Asia Culture Center, Gwangju, 2017. Per gentile concessione dell'artista.

COSA FACCIAMO

Fondazione Terzoluogo crede nel potenziale trasformativo della cultura. Per questo, costruisce piazze del sapere che integrano biblioteche, servizi per l’infanzia e laboratori di comunità nella sperimentazione di pratiche educative.

Con le biblioteche contemporanee apriamo spazi di possibilità.

Con i servizi per l’infanzia agiamo contro l’esclusione e per sostenere la genitorialità.

Con i laboratori aiutiamo la circolazione di energie e di persone all’interno dei quartieri e tra luoghi diversi.

COME

Fondazione Terzoluogo mette a valore le proprie risorse e competenze per innescare alleanze strategiche con attori pubblici e privati a livello locale, nazionale e internazionale.

Lavora in rete con organizzazioni, attivatori, enti pubblici, enti filantropici e singoli donatori per dare continuità e futuro alle attività realizzate.

Fondazione Terzoluogo mette al centro lo sviluppo di saperi individuali e collettivi a partire dall’ascolto dei pubblici e da processi partecipativi con persone, organizzazioni e comunità.

come
Elaborazioni grafiche da: © Fondation Leila Alaoui (sx) - Expo 2010 Shanghai (dx)

DOVE

vai al Percorso partecipativo Milano

I luoghi della cultura attivati da Fondazione Terzoluogo sono in costante dialogo con i quartieri e, allo stesso tempo, sono connessi ai flussi che attraversano le città.

Sono luoghi che favoriscono la partecipazione alla vita dei territori di persone, organizzazioni e comunità.

I primi progetti di Fondazione Terzoluogo nascono a Milano e a Napoli, nel dialogo e nella riscoperta reciproca tra Nord e Sud d’Italia, in quei quartieri in cui le disuguaglianze colpiscono più duramente.

dove
© Costas Spathis. Napoli. Per gentile concessione dell'artista.