Progetti

La Fondazione propone progetti in due diverse città, Milano e Napoli, nel dialogo e nella riscoperta reciproca tra Nord e Sud d’Italia, realizzando interventi volti a favorire l’integrazione e la coesione sociale, la cultura, il contrasto delle povertà educative. I progetti interessano quartieri che vivono crescenti disuguaglianze, e mettono al centro lo sviluppo dei saperi individuali, collettivi e comunitari. Gli spazi culturali saranno composti da tre ambiti funzionali, strettamente connessi e integrati tra loro: la biblioteca multimediale, i servizi per l'infanzia, i laboratori di creatività e formazione.

 

 

Milano

percorso partecipativo

Fondazione Terzoluogo è diventata assegnataria dello spazio di Cascina Case Nuove in via Paravia, nel quartiere di San Siro, a seguito della partecipazione al bando pubblico del Comune di Milano per la valorizzazione di beni in disuso.

La proposta presentata dalla Fondazione prevede la creazione di uno spazio culturale educativo, concepito come una “piazza” aperta e comunitaria che riunisce diversi linguaggi, ambiti di scoperta, apprendimento e conoscenza attraverso tre aree funzionali che operano in stretta sinergia, promuovendo l’incontro e il dialogo tra culture, età e persone differenti: una biblioteca multimediale gestita in alleanza con il Comune di Milano, servizi per l’infanzia, spazi laboratoriali di creatività, formazione e attività polivalenti, per giovani, adulti e bambini. Sono in corso di definizione le procedure di assegnazione dell'area e lo sviluppo del progetto definitivo di costruzione. In parallelo all'avanzamento del progetto verrà messo in atto un percorso partecipativo di ascolto, consultazione e coinvolgimento attivo nel processo di realizzazione del nuovo spazio culturale. 

© Tomás Saraceno, untitled (Argentina Series), 2009. Per gentile concessione dell'artista.

Napoli

Fondazione Terzoluogo è sempre stata legata alla città di Napoli. Questo legame è diventato indissolubile da quando è diventata proprietaria dell'ex Convento delle Suore di S. Anna a Capuana, un immobile di circa 4.000 mq con un chiostro di 500mq che ha visto nascere, crescere e trasformarsi il Borgo di S. Antonio (detto 'o Buvero) e che è stato al servizio di questo territorio dal '600 ad oggi sotto diverse forme. 'O Buvero ha un'elevata densità abitativa (circa 12.500 abitanti su una superficie di poco più di 1 Kmq), centrato sulle attività mercatali che ogni giorno e per tutto il giorno hanno luogo sulla strada principale e si intrecciano con la vita quotidiana di famiglie, bambini, studenti, lavoratori. Nonostante la bellezza del mercato, i colori, le voci e gli odori inebrianti e l'enorme valore storico e artistico dell'area; e nonostante i presidi istituzionali, religiosi e associativi attivi da anni, le potenzialità del Borgo sono asfissiate da famiglie e minori poveri, degrado abitativo diffuso, crescente immigrazione in povertà, alti tassi di dispersione scolastica, NEET, analfabetismo funzionale degli adulti, criminalità organizzata.
In questo contesto si inserisce il progetto di recupero urbano di Fondazione Terzoluogo: restituire al Borgo di S. Antonio un Centro Culturale, un luogo di incontro, aggregazione, di servizi per l'infanzia, per le famiglie, per i giovani: biblioteca multimediale, formazione, spazi zerosei.
Un luogo che – attraverso la cultura - vuole sostenere il Rione a reimmaginare se stesso e a sognare –
realizzandolo - il proprio riscatto.